L’otto marzo e la parola innominabile.

” […]Una donna ogni otto si ammala oggi in Italia di cancro al seno. Una ogni otto. Il cancro al seno mette in pericolo la vita delle donne e, anche nei casi piu` fortunati, le costringe a mutilazioni e traumi. Le cause della malattia continuano a essere sconosciute e le – discutibili – statistiche sul miglioramento della lungo vivenza vengono utilizzate da “calmiere”. Io vi prego, allora, uniamo le forze. Il diritto delle donne alla salute e` unico e inviolabile. Difendiamolo. Dai pro-death, dal cancro al seno, da chi vuole farci credere che non c’e` nessuna emergenza. Difendiamo i nostri corpi e le nostre vite. Tutte insieme, ancora una volta.[…]”  ci ricorda l’Amazzone Furiosa nel suo meraviglioso sito , che dovrebbero leggere tutt*.

A Catanzaro, come vanno le cose nelle strutture sanitarie pubbliche (malissimo), lo so bene sulla mia pelle. Ricevo da Carla Rotundo e inoltro (aspetto di vedere quant* saremo)

“”

Spett. le  ASP di Catanzaro – Direzione Generale

Commissario ad acta Settore sanitario Regione Calabria

 Regione Calabria Dipartimento  n. 13

 Ministero della Salute

Ministero dell’Economia e Finanze – “Tavolo Massicci”

Procura Regionale Corte dei Conti

Sindaco di Catanzaro

Prefetto di Catanzaro

Loro sedi

 

Oggetto:   vertenza via Paparo, Catanzaro.       

Esattamente un anno fa, l’8 marzo 2012, nel corso di una prima conferenza stampa, denunciavamo ufficialmente e pubblicamente quella che potremmo definire la vertenza via Paparo, ovvero la mancata attivazione del servizio pubblico di mammografia presso la struttura sanitaria di via Paparo a Catanzaro.

Da allora, malgrado la primaria importanza che questo servizio riveste nella prevenzione oncologica, nonostante le molteplici richieste, i ripetuti  solleciti, le periodiche conferenze stampa, e le reiterate comunicazioni trasmesse sia alla competente Azienda Sanitaria di Catanzaro, che a tutte le altre Autorità in indirizzo perché diversamente interessate in materia, e benché sia dovere di ciascuna di esse di dare, e darci, delle risposte, malgrado tutto questo, nessun riscontro. Non è accaduto nulla. Il silenzio assordante. E men che meno, nessuna iniziativa per risolvere, o quanto meno affrontare seriamente e responsabilmente la vertenza via Paparo.

E arriviamo così all’8 marzo 2013, al ns. primo compleanno, per così dire. Giornata particolare come è a tutti noto. Quando risulta ancor più sgradevole spegnere una simbolica candelina per celebrare il primo compleanno di un nulla, di un non diritto, di un ennesimo, volgare e violento oltraggio, in particolare alle donne di Catanzaro. Un modo certamente amaro per festeggiare la ricorrenza odierna: una mimosa indelicata, appassita, incolore e inodore.

Abbiamo deciso che per questo primo anniversario una rappresentanza dei soggetti firmatari della presente si raccoglierà alle 12,30, in piazza Basilica Immacolata per un sit-in di protesta e di ennesima denuncia. Una delegazione chiederà poi un incontro con il Prefetto di Catanzaro, e successivamente si recherà presso palazzo Alemanni, sede della presidenza della giunta regionale, per incontrare la massima autorità sanitaria calabrese, il presidente Scopelliti.

Protesteremo dunque in piazza, e nei palazzi, civilmente e senza mimose, per esprimere compiutamente tutta la nostra indignazione per l’intollerabile ed inaccettabile protrarsi della vertenza via Paparo.

Catanzaro, 8 marzo 2013

 

 Il Baco Resistente

Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del Malato

PRC – Federazione Catanzaro

UISP

Slega la Calabria

Catanzaro nel Cuore

 Alternativa Calabria

 Movimento 5 Stelle

  SEL Catanzaro

Ulixes

Azimut 360

Risveglio Ideale

Astarte

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